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Finanza e Pagamenti

24 Settembre 2020

American Express

La novità degli interventi introdotti dal governo per sostenere il settore dell’edilizia è quella che lo sconto fiscale diventa una sorta di moneta parallela, in quanto può essere veicolata tra imprese, ceduta dal contribuente alle imprese o alle banche, e dalle imprese tra loro e le banche, scontando canali aperti di finanziamento con la formula del credito di imposta.
 
Gli ultimi tasselli, al quadro composito di norme attuative, li ha inseriti l’Agenzia delle Entrate, pubblicando l’8 agosto il provvedimento sulla cessione del credito, e implementando, il primo settembre, la piattaforma con il software gestionale. Con questi interventi si dà dunque avvio a una piattaforma su cui transiteranno le richieste di cessione dei crediti, a far data dal 15 ottobre.
 
I settori a cui si applicano gli interventi della cessione del credito/sconto in fattura sono sei:

  1. recupero del patrimonio edilizio;
  2. efficienza energetica;
  3. adozione di misure antisismiche;
  4. recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
  5. installazione di impianti fotovoltaici;
  6. installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

 
In alcuni casi lo sconto, e questa è una delle novità delle disposizioni approvate, può arrivare fino al 110% mentre negli altri si terrà conto delle percentuali in vigore delle detrazioni fiscali che vanno dal 50% all’85%.
 
Il meccanismo tradizionale della detrazione fiscale prevede che, a fronte di un pagamento alle imprese, con relativa fattura e invio di comunicazione all’Enea, il contribuente recupera il costo sostenuto nella misura del 50%, dell’85% o con il super bonus del 110% in dichiarazione dei redditi nell’arco di 5 o 10 anni, in quote di pari importo.
 
La novità degli interventi messi a punto dal governo, per rilanciare il settore dell’edilizia, e spingere verso un ammodernamento energetico e sostenibile, è quella di una scelta in capo al contribuente, alternativa alla tradizionale detrazione: lo sconto in fattura, operato direttamente dalla ditta che esegue i lavori, o la cessione del credito a terzi (ditta o istituti di credito).
 
Il superbonus è quello su cui si è concentrata, dunque, la maggior attenzione e attesa dei contribuenti, delle imprese e del sistema creditizio per il valore che potrebbe avere. In buona sostanza si tratta di un’agevolazione, prevista dal decreto Rilancio, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Questi ultimi due devono però essere obbligatoriamente legati a quelli di efficientamento energetico del superbonus che ha effetto cosiddetto trainante.
 
Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus).
 
Tra le novità introdotte, è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo, anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. In questo caso si dovrà inviare dal 15 ottobre 2020 una comunicazione per esercitare l’opzione. Il modello da compilare e inviare online è quello approvato dall’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dell’8 agosto.
 
Gli istituti di credito attendevano il provvedimento per poter offrire sul mercato i propri prodotti di acquisto dei crediti.  In linea di massima la tendenza è quella di acquistare il credito del 110% a un valore fino al 102% o al massimo del 100% dall’impresa che lo ha ricevuto dal contribuente. In alcuni casi le banche hanno dato un limite temporale alla possibilità di accedere all’offerta, in altri casi invece non c’è limite di tempo. Le percentuali di acquisto del credito si abbassano se la cessione riguarda le altre tipologie di spese per l’edilizia, e si arriva all’80% del valore nominale del credito.
 
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
 
Dal primo settembre l’Agenzia ha reso disponibile sempre sul proprio sito, potenziandola, l’area telematica in cui le istanze dovranno transitare: una vera e propria piattaforma di scambio crediti che sarà operativa per le nuove misure, a partire dal 15 ottobre. Attraverso quella che è denominata “Piattaforma cessione crediti”, i cessionari potranno accettare o rifiutare i crediti ricevuti; nel primo caso, i crediti accettati saranno visibili nel “Cassetto fiscale” del cessionario e potranno essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, oppure ulteriormente ceduti ad altri soggetti, tramite la medesima piattaforma.
 
La cessione è ampia, può essere disposta in favore di istituti di credito e intermediari finanziari, fornitori dei beni e servizi che realizzano gli interventi e altri soggetti, persone fisiche, società ed enti. Tutti questi soggetti a loro volta potranno cedere il credito senza limiti.
 
Per esercitare l’opzione, oltre agli adempimenti ordinariamente previsti per ottenere le detrazioni, il contribuente deve acquisire anche il visto di conformità, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni e l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, in modo da avere certificato il rispetto di quelli che sono i requisiti tecnici per le agevolazioni fiscali; altro elemento importante la congruità delle spese sostenute rispetto agli interventi.

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