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Si chiama MIB ESG, ed è il primo indice dedicato alle blue-chip italiane attente alle tematiche ambientali, sociali e di governance. Ecco come funziona e chi è già riuscito a farne parte
Borsa Italiana, del Gruppo Euronext, ha lanciato il 18 ottobre 2021 il MIB ESG Index, primo indice blue-chip per l’Italia dedicato alle best practice in termini ambientali, sociali e di governance. Vi rientrano, quindi, le aziende più grandi, mature, solide dal punto di vista finanziario e attente a queste tematiche. Ed è stato ideato con l’obiettivo di rispondere a una sempre crescente domanda, da parte degli investitori, di strumenti di investimento sostenibile.
Cos’è il nuovo indice
Il MIB ESG Index è reso operativo da Vigeo Eiris, agenzia di rating ESG del gruppo Moody’s, che fornisce valutazioni sulla base di questi criteri di sostenibilità per le società coinvolte. E combina la misurazione delle performance economiche con valutazioni ESG in linea con quanto previsto dai principi del Global Compact delle Nazioni Unite, ideati per incentivare l’adozione di politiche sostenibili.
Rientrano nell’indice le migliori 40 società, selezionate tra le 60 italiane più liquide e andando ad escludere quelle con attività non compatibili.
Chi ne fa parte
Le prime 40 società incluse sono: A2a, Amplifon, Anima Holding, Atlantia, Banca Generali, Banca Mediolanum, Banco BPM, BPER Banca, Brembo, Cnh Industrial, Enel, Eni, Erg, Falck Renewables, Ferrari, Generali, Hera, Intesa Sanpaolo, Iren, Italgas, Mediaset, Mediobanca, Moncler, Nexi, Pirelli, Poste Italiane, Prysmian, Recordati, Reply, Saipem, Salvatore Ferragamo, Snam, Stellantis, Stmicroelectronics, TIM, Terna, UniCredit, Unipol, UnipolSai, Webuild.
A cura di OFNetwork