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Grazie ai piani vaccinali riprendono i viaggi d’affari. Tutto ciò che bisogna sapere per pianificarli.
L’81% dei business traveller italiani vuole tornare a viaggiare in modo sicuro. È quanto emerge da una ricerca della società di ricerche di mercato Wakefield Research. In particolare, il 95% dei viaggiatori d’affari italiani è pronto a ripartire il prossimo anno e il 52% si dichiara desideroso di farlo. A livello globale, il 99% dei travel manager ritiene che il loro lavoro sarà più impegnativo nei prossimi 12 mesi rispetto allo scorso anno (99%). Infatti, l’intensificarsi dei piani vaccinali e l’allentamento delle restrizioni da parte di molti governi farà da driver per la ripresa dei viaggi d’affari.
Sì ai viaggi a breve distanza
Secondo una ricerca della società di consulenza manageriale McKinsey & Co, a riprendere più in fretta saranno i viaggi d’affari – sales meeting o international meeting – a breve distanza o verso località raggiungibili in auto o treno. Lo confermano i dati di Wakefield Research, secondo cui il 34% dei business traveller italiani è particolarmente interessato a evitare scali aeroportuali, a prediligere le trasferte nazionali e quelle a breve distanza.
Le aziende dovrebbero, quindi, cominciare a pianificare la ripresa dei viaggi. Per aiutarle a farlo, McKinsey & Co ha tracciato i profili di quattro categorie di viaggiatori e ha analizzato quanto ciascuna di esse pesi sul budget dedicato. Vediamole nel dettaglio.
I “never left” hanno già ripreso a viaggiare
La prima categoria è composta dai “never left”, cioè quei business traveller per i quali il viaggio è una componente essenziale della propria attività. Non appena le restrizioni aziendali e governative lo hanno reso possibile, hanno ripreso a viaggiare. Tra loro ci sono i manager di molte aziende manifatturiere. Secondo McKinsey, questa categoria pesa sulle spese aziendali per circa il 15%.
I “never returning” lavorano a distanza
Il cluster successivo è rappresentato dai “never returning”, cioè quei business traveller che si sono adattati a intrattenere le relazioni d’affari in modo digitale. In genere pesano sulle spese aziendali per circa il 20%, ma si suppone che solo una piccola parte di loro tornerà a viaggiare. Molte aziende potranno così ridurre in modo permanente il budget dei viaggi d’affari.
I “fear of missing out” guidano la ripresa dei viaggi d’affari
La categoria che guiderà concretamente la ripresa dei viaggi d’affari è, invece, quella dei “fear of missing out”, che pesa sulle spese aziendali per circa il 60%. Sono tutti coloro che vanno in trasferta per incontrare i clienti e coltivare le relazioni commerciali esistenti. Già nella prima parte dell’anno si sono rimessi in moto, soprattutto quelli delle piccole e medie imprese, che sono soggette a un iter autorizzativo più snello rispetto alle grandi aziende. A spingere la ripresa dei viaggi è l’effetto domino: vedendo che i propri concorrenti iniziano a muoversi sui clienti, ogni azienda cercherà di accelerare la ripresa dei viaggi per non lasciare senza presidio il proprio mercato.
Per i “wait and see” solo il 5% della spesa
Infine, ci sono i viaggiatori “wait and see”, cioè quelli che lavorano in settori e ruoli relativamente senza competizione. Di solito appartengono al settore pubblico, ad associazioni professionali e organizzazioni no-profit. Rappresentano solo il 5% della spesa per viaggi d’affari e la maggior parte si è adattata agli eventi virtuali.
Come gestire le spese di viaggio con American Express
Per aiutare le aziende a programmare e gestire le spese di viaggio, American Express mette a disposizione l’American Express Business Travel Account (BTA), una carta di credito aziendale virtuale con cui conteggiare le spese di viaggio tramite un conto centrale presso la propria agenzia di viaggi commerciali. In questo modo, tutte le fatture vengono riassunte in un estratto conto dettagliato per un controllo più semplice ed efficiente. Grazie agli estratti conto elettronici si risparmia sui costi. Si può sostituire la fattura cartacea con quella elettronica e i partecipanti al viaggio godono di una copertura assicurativa.